Nelle festività di Natale, Casa Albergo ‘Lisa Lerici’ non è stata a guardare, nè si è adagiata su una certa passiva inattività che prende le persone anziane, spesso demotivate e rassegnate.

Nel visitare questa struttura ho notato come essa ha messo in evidenza segni e lavori evocativi del messaggio liturgico-emotivo e di una pregnante valenza religiosa. E’ difficile, infatti, che il Natale e le Festività ad esso collegate non facciano notizia. Non si può non essere coinvolti.

Nel secondo piano della Casa Albergo è stato preparato un grande presepio che dalla sua preparazione e realizzazione esprime entusiasmo, passione e richiamo emotivo tali da non restare indifferenti davanti ad eventi annuali e mondiali come questi.

Addobbi, luci, pastori, animali, case, torri, castelli, grotta con il Bambino Gesù, la mamma Maria e Giuseppe sono persone e oggetti che infondono nell’animo umano uno spirito o una energia diversa dagli altri giorni dell’anno. Essi danno danno un senso di dinamicità inventiva in quanto fanno riferimento a un personaggio che imprime un’energia difficile da inibirsi. Il bisogno di esprimersi e manifestare i propri sentimenti è forte.

La Sacra Famiglia ricorda tradizioni, stimola potenzialità e risveglia ogni energia residuale nell’animo umano.

Per organizzare e concretizzare un bel presepio è necessari omettere in campo un’attività cerebrale che fa riferimento alla ricerca e alla selezione del materiale, alla manipolazione e alla posizione degli oggetti sul piano, al coinvolgimento totale del corpo.

Osservando il lavoro, ho apprezzato l’interesse, l’intelligenza e l’attività con le quali si è ricordato e vissuto il Natale 2019.

Questa riflessione sulle Festività Natalizie, mi ha fatto pensare che tutta l’attività è servita anche come momento terapeutico-riabilitativo e come potenziamento, implicito o esplicito, di relazioni umane.

Finisco dicendo ‘Grazie’ alla persona e alle persone che in un modo o nell’altro hanno collaborato per la riuscita del tutto.

Bravi! Auguri!

Il Passante

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